2013- 2018 A WORK IN PROGRESS WEB SERIES DEMIAN. un progetto basato sul romanzo di Herman Hesse: Demian.
E’ un progetto sviluppato in collaborazione con due istituti di scuola superiore di Udine: ITIS MALIGNANI e COLLEGIO UCCELLIS, con i quali
è iniziato un progetto di promozione della cultura d’identità dei ragazzi adolescenti e per promuovere l’educazione a scrivere il cinema nelle scuole statali da parte degli adolescenti. Ora il progetto si sta sviluppando con l’istituto I.p.s.i.a. Galileo Galilei di CastelFranco Veneto nell’indirizzo P.i.a. Produzioni audiovisive industriali video e televisive, in CastelFranco Veneto vicino a Vicenza e Treviso, vicino a Montebelluna e al suo territorio Industriale. Gli adolescenti sono chiamati, durante il loro corso di studi, a promuovere il progetto sul territorio con diversi stake-holders e con operazioni di marketing heritages sviluppando il soggetto e la sceneggiatura, la produzione e la post-produzione delle singole puntate con la mia supervizione di insegnante e regista.
2013- 2018 A WORK IN PROGRESS WEB SERIES DEMIAN. a project based on the novel by Herman Hesse: Demian.
Is a Project developed in two Institutes of Udine: Malignani and Uccellis, with promote the culture and the identitated of young people and promote the educational of cinema writing by teenegers. Now the project developing with I.p.s.i.a. Galileo Galilei, P.i.a. Industrial Audiovisual production video and tv from Castel Franco Veneto in Italy near Vicenza and Treviso, near Montebelluna industry territory.
The teens are claims to promote their project with territorial stake holders and develop the scrips, the production and the post production with my supervision like teacher and director.
Pilot of first episode: Two worlds developed in Udine – Pilot di puntata DUE MONDI sviluppata a Udine
“Two Worlds” is a trailer of the first episode of a web series develop with the students of Malignani and Uccellis, two schools of Udine. The steve_cinema_labs (facebook address) is a permanent work shop when students meet the techical and the mood for writing and developing a video story about their life and realize it like screenwriters, actors, set designers, film photographer ecc ecc. DEMIAN is a work in progress project.
Demian is a series based on the book: DEMIAN by Herman Hesse.
2009-2011 film production UNA FUGA RIUSCITA- SCENEGGIATURA E REGIA DI STEFANO FANZUTTI
Una fuga riuscita: tratto da uno dei racconti dal libro: Storia e storie del chiosco, di Giuseppe Baggio, prima infermiere e poi presidente di Partecipazione srl una cooperativa sociale. La sceneggiatura di Stefano Fanzutti è ispirata ad un ragazzo chiamato nella finzione Giulio, che ha vissuto per oltre 30 anni nel manicomio di S.Osvaldo a Udine. Giulio scappava sempre, e cercava la sua fuga sempre, sentendosi prigioniero e inadeguato in quel mondo e forse in qualsiasi altro mondo possibile. Il padre e la madre, dopo continui litigi, lo avevano affidato al manicomio poiché Giulio vedeva i marziani e si scottava sul volto e sul corpo con le sigarette accese.
Anche il padre era stato in manicomio, e Giulio aveva ricevuto ben poco soprattutto sul piano affettivo. I ricoveri avvennero prima dell’avvento della legge Basaglia e continuarono comunque anche dopo. L’unico contatto possibile con il mondo era l’infermiere Mario, che sapeva comprenderlo e amarlo, come fosse un figlio e un amico vero. E Mario ne fu a sua volta trasformato da quella relazione umana. Quel contatto fu l’unico vero contatto umano che Giulio ebbe vivendo così la sua vita fatta di stenti e di solitudine fino all’epilogo: Giulio muore correndo per le strade della città di Udine a 53 anni. Mario chiamerà quella fuga: una fuga riuscita.
Credits:
Produzione: Partecipazione srl
Tratto dal libro di Giuseppe Baggio: Storia e storie del chiosco
Studio hermesvideo.it – hermescinema.com
Musiche originali: Silvio Donati
Sceneggiatura e Regia: Stefano Fanzutti
Aiuto regia: Massimo Pulcin
UNA FUGA RIUSCITA – REGIA DI STEFANO FANZUTTI – A SUCCESSFUL ESCAPE – DIRECTED BY STEFANO FANZUTTI
Una fuga riuscita: tratto da uno dei racconti dal libro: Storia e storie del chiosco, di Giuseppe Baggio, prima infermiere e poi presidente di Partecipazione srl una cooperativa sociale.”
La sceneggiatura di Stefano Fanzutti è ispirata ad un ragazzo chiamato nella finzione Giulio, che ha vissuto per oltre 30 anni nel manicomio di S.Osvaldo a Udine. Giulio scappava sempre, e cercava la sua fuga sempre, sentendosi prigioniero e inadeguato in quel mondo e forse in qualsiasi altro mondo possibile.Il padre e la madre, dopo continui litigi, lo avevano affidato al manicomio poiché Giulio vedeva i marziani e si scottava sul volto e sul corpo con le sigarette accese. Anche il padre era stato in manicomio, e Giulio aveva ricevuto ben poco soprattutto sul piano affettivo.
I ricoveri avvennero prima dell’avvento della legge Basaglia e continuarono comunque anche dopo.L’unico contatto possibile con il mondo era l’infermiere Mario, che sapeva comprenderlo e amarlo, come fosse un figlio e un amico vero.
E Mario ne fu a sua volta trasformato da quella relazione umana.Quel contatto fu l’unico vero contatto umano che Giulio ebbe vivendo così la sua vita fatta di stenti e di solitudine fino all’epilogo: Giulio muore correndo per le strade della città di Udine a 53 anni.Mario chiamerà quella fuga: una fuga riuscita.
A successful escape: from one of the stories from the book: History and stories of the kiosk, Giuseppe Baggio, the first nurse and later president of Participation Ltd. a social cooperative.
The screenplay by Stephen Fanzutti is inspired by a guy called in fiction Giulio, who lived for more than 30 years in the asylum of S.Osvaldo in Udine. Giulio ran away forever, and always tried his escape, feeling inadequate prisoner and in that world, and perhaps in any other possible world. The father and mother, after constant bickering, had given to the asylum because Julius saw the Martians and burned on the face and body with lit cigarettes.
His father had been in a mental hospital, and Julius had received very little especially on the emotional level.The admissions occurred before the advent of the law Dr. and still continued even after. The only possible contact with the world was the nurse Mario, who could understand him and love him like a son and a true friend. Mario And it was in turn transformed by the human relationship. That contact was the only real human contact that Julius was thus living his life of hardship and loneliness until the epilogue: Giulio dies running through the streets of the city of Udine to 53 years.
Mario called his escape: a successful escape.
Credits: Credits:
Produzione: Partecipazione srl ” Production: Participation Ltd.
Tratto dal libro di Giuseppe Baggio: Storia e storie del chiosco ” Based on the book by Giuseppe Baggio: History and stories of the kiosk
Studio hermesvideo.it – hermescinema.com ” Studio hermesvideo.it – hermescinema.com
Musiche originali: Silvio Donati “>Original Music: Silvio Donati
ceneggiatura e Regia: Stefano Fanzutti “Screenplay and Director: Stephen Fanzutti
Aiuto regia: Massimo Pulcini”Assistant director: Massimo Pulcini
Casting:
internato BRUNO ALMINI
internata ARIANNA BORDIGNON
infermiera ANNA BRANCIFORTI
internata CHIARA BUONOPANE
Giulio ragazzo FEDERICO CALVIA
internato GIUSEPPE CASINO
internata LARA CERATO
funzionario DAVIDE CICUTTIN
internata ROSSELLA CIMAROSTI
l’infermiere Claudio CRISTIANO CULICCHI
internata GIULIA DE NOBILI
infermiere Mario e voce fuori campo VERNER DI DONATO
madre di Giulio ELISABETTA DURIGON
internata ELISA GIORDANO
Giulio giovane uomo MATTIA FABRIS
padre di Giulio STEFANO FANZUTTI
internata VIRGINIA LA MANNA
Giulio uomo anziano NARCISIO LEVAN
internata FULVIA MAIORANA
medico primario ANDREA MARELLA
infermiere RICCARDO MICHELUTTI
internata ORIETTA ZAMPIERI
internato FEDERICO PAGANIN
internato GIULIANO VELLISIG
internato ANDREA VESCOVI
2009-2010 A NAIL IN THE HEAD – SCRIPT AND DIRECTION BY STEFANO FANZUTTI A docu-fiction drama
UN CHIODO IN TESTA – SCENEGGIATURA E REGIA DI STEFANO FANZUTTI – Un docu-fiction
The documentary film: ” A nail in the head” by an oral tale imagined, returning life lived former provincial mental hospital in Udine S.Osvaldo and becoming the metaphor mother of documentary film.
The ‘interview between a neurologist and journalist is imaginary and starting from the attempt to give a definition to the madness unfolds through different paths of psychiatry – psychology – history of the institutions – medical history stirring arguments far apart and trying to build up the atmosphere emotional with so-called “memory’s scenes , moments of life of the asylum of S.Osvaldo in sixties, seventies, eighties years in Udine. The photographic sources have been made available by the D.S.M. Departement of mental health of Udine.
Il docu-film: Un chiodo in testa parte da un racconto orale immaginato, restituendo vita vissuta dell’ex-manicomio provinciale di Udine S.Osvaldo e diventando la metafora madre del docu-film.
L’intervista tra un medico neurologo e la giornalista è immaginaria e partendo dal tentativo di dare una definizione alla follia si snoda attraverso sentieri diversi della psichiatria – psicologia – storia delle istituzioni – storia della medicina mescolando argomentazioni tra loro lontane e cercando di costruire le atmosfere emotive con le cosiddette “scene della memoria”, momenti di vita del manicomio di S.Osvaldo. Le fonti fotografiche sono state messe a disposizione dal D.s.m. di Udine.
Credits:
Produzione: Partecipazione srl
Consulenza scientifica: dr.Mario Novello
Scrittura originale e regia: Stefano Fanzutti
Aiuto regia: Massimo Pulcini
Fotografia: Alberto Moretti
Cameraman: Luca Gusso, Luca Bragagnolo
Musiche: Silvio Donati
Colore e montaggio: hermesvideo
Archivio fotografico: Alberto Di Giusto, Bianchi d.s.m. Udine
Foto del backstage – backstage photograph
Casting:
BRUNO ALMINI, internato
STEFANIA BENI, suor Adelina
ENRICO BERGAMASCO, dottore
MARIO BIASUTTI, infermiere
ENZO CADAMURO per il personaggio di Gino
ALESSANDRO CIVIDINO, internato
GIOVANNI DORBOLO’, giocatore di carte
STEFANO FANZUTTI, internato e dottore
ALESSANDRO FASAN, internato
FULVIA MAIORANA, suor Pia
MAURIZIO NADAL, infermiere
MARCELLO PARADISI, infermiere
STEFANO PARADISI, infermiere
CHANTAL PARADISI, internata
JESSICA PARADISI, internata
MAX PULCINI, ragazzo delle luci
YULA REGINATO, internata
LORIS ROSSETTON, internato
CHIARA STOPPA, internata
GIORGIO SUBER, oste
MARIO TOMASETIG, giocatore di carte
GIULIANO VELLISIG, internato
SARA VENUTI per il personaggio di Margherita
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2007-2010 MAG-UN WRITER FILM PRODUCTION – SCRITTO E DIRETTO DA STEFANO FANZUTTI
R. BARTHES
Il muro è lo spazio topico della scrittura moderna. Nessuno ha scritto sul muro e tutti lo leggono.
No, non è affatto evidente che la scrittura serve a comunicare, è SOLO per un abuso del nostro etnocentrismo che noi attribuiamo alla scrittura delle funzioni puramente pratiche di contabilità, di comunicazione, di registrazione, censurando il simbolismo che muove il segno scritto.
Il progetto di scrivere una sceneggiatura su un ragazzo nasce nel 2002, quan do leggo un articolo che si riferisce ad un ragazzo che muore fulminato da una scarica elettrica in metropolitana a Milano.
Il ragazzo è uno che in gergo viene denominato “writer”, scrittore di muri. Mi interesso del fenomeno e scribacchio una breve sinossi che dapprima è solo l’idea e poi piano piano diventa una prima forma di storia di un ragazzo che contesta il padre e scrive sui muri.
Il progetto vero e proprio inizia nel 2003 con un incontro tra me e un vero writer di nome Alessandro. Note di stefano fanzutti:
Alessandro è un ragazzo sveglio di appena poco più di trent’anni, veneto con un passato da “scrittore” in piena regola. Inizia a parlarmi a braccio della sua esperienza e non nasconde un po’ di imbarazzo. Parla di ricordi più o meno lontani nel tempo, di gesta, di azioni nella notte..parla di un tentativo di esserci..sui muri. Da quella conversazione mi interesso al fenomeno, appaiono nella memoria gesti pittorici primitivi della mia esperienza, tentativi con il segno..Mi chiedo come facciano a farli i segni, “fisicamente”, mi chiedo quale idea hanno, se ne hanno una, di loro stessi, di ciò che rappresentano. Poi mi si confondono la memoria con la realtà, inizio ad essere attento a quello che viene chiamato un “fenomeno
globale”, un salto dentro l’omologazione predetta da Pasolini, ma non è proprio così..
I pantaloni da rapper e le scarpe da breaker, nomi in inglese che non vogliono dire molto a persone di cultura europea di 50, 60 anni se non per passaparola dai nipoti che vestono alla moda. Le multinazionali e le case di abbigliamento sportivo seguono con attenzione questo mercato.
2007-2010 MAG-UN WRITER FILM PRODUCTION – SCRIPT AND DIRECTED by STEFANO FANZUTTI
Is my own vision based on a real story happened in Milano in 2002. I based my script on this true story about writer named Kiere, and write my personal fantasy about it.
The two protagonists of my story is the father and the son, not only the son. The father is a polisman, a cup that doesen’t speak to his son, does’t really comunicate to him and during a round-up, the policeman
meet his son dead in a abandoned construction site. This father go outside of himself to trasform him in ghost that research his son in his conscience torn, crushed
R. BARTHES
The wall is the space of topical modern writing. No one has written on the wall and read it all.
No, not at all obvious that writing is to communicate, it is ONLY for an abuse of our ethnocentrism that we attribute to writing functions purely accounting practices, communication, registration, censoring the symbolism that moves the written sign.
The project of writing a screenplay about a boy born in 2002, quan do I read an article that refers to a boy who died electrocuted by an electric discharge in metropolitan Milan.
The boy is one that in the slang is called “writer”, writer walls. I am interested in the phenomenon and scribbled a brief synopsis that’s just the idea at first and then slowly becomes an early form of a story about a boy who denies the Father and write on the walls.
Links for information on Mag-Un writer – Link utili per info
Il film di carattere sperimentale è stato inviato alla Berlino film festival e al Torino film festival nel 2008-2009
Il film non ha una distribuzione, verrà distribuito on line nel 2016
The film with sperimental editing was inviate to Berlinale and Torino Film festival in 2008-2009
The film wasn’t a distribution on market and will be promote on line with download in 2016
http://www.hermescinema.com/magunwriter/index.html
http://www.hermescinema.com/categorie/film/mag_un_writer.html